Via dei Saraceni "Old edition" (2513)
Partenza: Sauze d'Oulx (TO) 1500 mt
Dislivello: 1370 mt.
Distanza: 32 km.
Difficoltà: OCA. Ciclabilità salita: 100%
Ciclabilità discesa: 98%
Effettuato: giugno 2007
Informazioni:
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Descrizione percorso: si ripercorre fedelmente il vecchio tracciato della famosa gara della "Via dei Saraceni". La parte iniziale presenta una lunga e faticosa salita di quasi 13 Km, che, attraverso il Parco Naturale Gran Bosco, ci porta dalla quota di 1500 metri sino ai 2536 del Monte Genevris. Ci avviamo dunque in direzione della borgata Monfol, nei pressi della quale termina l'asfalto e si supera una bella fontana realizzata con un tronco scavato di larice. Oltrepassata la sbarra nei pressi del parcheggio ed area attrezzata di Serre Blanche, lasciamo la strada che scende a Salbertrand. Procedendo nel fitto bosco, si ignorano le deviazioni segnalate da vistosi cartelli in legno per l'alpeggio Randuin, Montagne Seu, Enfer, strada dei Cannoni e Laune. Usciti dal bosco si arriva al colle Blegier (m 2381), posto sulla strada militare che, a cavallo delle valli Susa e Chisone, pone in comunicazione il Colle dell'Assietta con Sestriere. Si risale il Monte Genevris (punto più elevato del giro) per poi scendere con quattro tornanti al colle di Costa Piana (m 2313). Prima di arrivare al cartello in cemento del colle Bourget (m 2299) si prende la pista sulla destra posta in corrispondenza di un palo in legno con scritta illeggibile. La pendenza e' molto pronunciata ed il fondo parecchio sassoso. Prudenza! Raggiunta la stazione di arrivo di un impianto di risalita si procede a sinistra pervenendo nei pressi del Pian della Rocca. Si continua verso Sportinia oltre la quale inizia la seconda salita, fortunatamente più modesta di quella iniziale, che ci porterà ad aggirare il monte Triplex. Ad un bivio tenere la destra, lasciando quindi alle spalle il lago Nero. Si tocca la cappella Notre Dame des Broussailles (m 2327). Superata una pista che scende verso un vicino tunnel d'acciaio, si svolta a quella seguente: poco oltre si trova il bivio per il bar/ristorante La Marmotta ed il colle Basset. Ora affrontiamo la parte conclusiva, a mio avviso la più bella, lungo il vallone del rio Nero. Percorsi 500 metri, evitiamo di puntare verso una costruzione in legno tenendo la destra. Con alcuni zig-zag si arriva ad un tunnel d'acciaio che lasciamo alla nostra sinistra per affrontare una ripida rampa che termina presso il gabbiotto della sciovia Chamonier (m 2125). Qui incontriamo un largo sentiero (quasi una carrareccia), spesso dissestato e con qualche tratto in forte pendenza. Superata una frana che ci costringerà a guadare a piedi un torrente, si arriva a Malafosse Alta. A destra, si transita dinnanzi alla cappella di S. Bernardo, attraversando in seguito Tachier (rifugio Eros, fontana). Ritrovato l'asfalto si raggiunge  Sauze d'Oulx. Giunti in via Clotes seguirla in discesa. Superata la piazza Assietta, si svolta in via Monfol. Sempre diritto si confluisce sulla SP214 che si segue in direzione Monfol sino a chiudere l'anello.