Descrizione percorso:
si ripercorre fedelmente il vecchio tracciato della
famosa gara della "Via dei Saraceni".
La parte iniziale
presenta una lunga e faticosa salita di quasi 13 Km, che, attraverso il
Parco Naturale Gran Bosco, ci porta dalla quota di 1500 metri sino ai 2536
del Monte Genevris. Ci avviamo dunque in direzione della borgata Monfol, nei
pressi della quale termina l'asfalto e si supera una bella fontana
realizzata con un tronco scavato di larice. Oltrepassata la sbarra nei
pressi del parcheggio ed area attrezzata di Serre Blanche, lasciamo la
strada che scende a Salbertrand. Procedendo nel fitto bosco, si ignorano le
deviazioni segnalate da vistosi cartelli in legno per l'alpeggio Randuin,
Montagne Seu, Enfer, strada dei Cannoni e Laune. Usciti dal bosco si arriva
al colle Blegier (m 2381), posto sulla strada militare che, a cavallo delle
valli Susa e Chisone, pone in comunicazione il Colle dell'Assietta con
Sestriere. Si risale il Monte Genevris (punto più elevato del giro) per poi
scendere con quattro tornanti al colle di Costa Piana (m 2313). Prima di
arrivare al cartello in cemento del colle Bourget (m 2299) si prende la
pista sulla destra posta in corrispondenza di un palo in legno con scritta
illeggibile. La pendenza e' molto pronunciata ed il fondo parecchio sassoso.
Prudenza! Raggiunta la stazione di arrivo di un impianto di risalita si
procede a sinistra pervenendo nei pressi del Pian della Rocca. Si continua
verso Sportinia oltre la quale inizia la seconda salita, fortunatamente più
modesta di quella iniziale, che ci porterà ad aggirare il monte Triplex. Ad
un bivio tenere la destra, lasciando quindi alle spalle il lago Nero. Si
tocca la cappella Notre Dame des Broussailles (m 2327). Superata una pista
che scende verso un vicino tunnel d'acciaio, si svolta a quella seguente:
poco oltre si trova il bivio per il bar/ristorante La Marmotta ed il colle
Basset. Ora affrontiamo la parte conclusiva, a mio avviso la più bella,
lungo il vallone del rio Nero. Percorsi 500 metri, evitiamo di puntare verso
una costruzione in legno tenendo la destra. Con alcuni zig-zag si arriva ad
un tunnel d'acciaio che lasciamo alla nostra sinistra per affrontare una
ripida rampa che termina presso il gabbiotto della sciovia Chamonier (m
2125). Qui incontriamo un largo sentiero (quasi una carrareccia), spesso
dissestato e con qualche tratto in forte pendenza. Superata una frana che ci
costringerà a guadare a piedi un torrente, si arriva a Malafosse Alta. A
destra, si transita dinnanzi alla cappella di S. Bernardo, attraversando in
seguito Tachier (rifugio Eros, fontana). Ritrovato l'asfalto si raggiunge
Sauze d'Oulx. Giunti in via Clotes seguirla in discesa. Superata la piazza
Assietta, si svolta in via Monfol. Sempre diritto si confluisce sulla SP214
che si segue in direzione Monfol sino a chiudere l'anello. |